sabato 8 dicembre 2012

Recensione di...Finitòria di Ezio Tarantino



Ezio Tarantino
Finitòria


Edizioni: Nulla die
Collana: Lego Narrativa
Data pubblicazione: 2011
Dettagli: p.194
Isbn: 9788897364290


“Eh, ormai siamo alla finitòria!”

Alla finitòria!
A cosa?
Alla finitòria…”alla fine…verso la fine”!

Come mette in rilievo lo stesso autore, solo nel dialetto siciliano…nella lingua siciliana…possiamo trovare una parola così densa di significato. Una parola in cui si intrecciano culture e idiomi di diverse estrazioni ma anche una parola capace di esprimere cose, situazioni o sentimenti.
Ed è da questa parola che bisogna partire all’atto della lettura di questo romanzo. Un romanzo siciliano ed intriso di sicilianità ma, al tempo stesso, un romanzo in cui i siciliani non parlano in dialetto (come il titolo potrebbe far pensare!), non vivono nella mafia (come la storia potrebbe far sospettare!) ma contro la mafia…contro quella sottocultura diffusa che ci impedisce di vedere la Sicilia ed il fenomeno mafioso con occhio diverso, più critico, più obiettivo…
Ed è da questa criticità…da quest’occhio diverso che è necessario far emergere il doppio filo…l’ambiguità di fondo tra…“verità vera” e “verità voluta” di cui è intriso tutto il romanzo. Un romanzo in cui la “verità voluta” porta alla doppia morte: una morte fisica, che è quella da cui parte il romanzo, ma anche una morte morale. Una morte che uccide un’intera comunità perché incapace di espiazione vera. L’autore, attraverso i suoi personaggi, ci descrive quella Sicilia che, se da un lato vuole voltar pagina, dall’altro, non osa ribellarsi al potere mafioso. Un potere che, associato al senso tragico della vita ed alla visione disincantata della Sicilia, consente al lettore di dare spazio alla riflessione su quello che è il fenomeno mafioso, la sicilianità, la sicilitudine, il senso di appartenenza e il valore del senso civico…un valore che va conquistato e salvaguardato…protetto ed accudito. Accudito come i richiami a cui l’autore ci conduce passo dopo passo…pagina dopo pagina…descrizione dopo descrizione… Non è un caso che, man mano che si procede nella lettura, la nostra mente si ritrovi a pensare ad autori come Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Pippo Fava ma anche ad uno stile narrativo sottile e sofisticato che mette in luce il potere dell’allusività…dell’ambiguità nei discorsi e…giusto per restare in tema…del fascino sotteso e sottinteso del pirandellismo che, sino alla finitòria, accompagna questo scritto d’esordio di un narratore d’eccellenza.

Tina Cancilleri

1 commento:

  1. ...♫.♫.♫.I wish you a merry christmas, I wish you a merry christmas, I wish a merry christmas, and happy new year!

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